lunedì 1 ottobre 2012

IL PALLONE RACCONTA




Ogni capitolo è un pezzo di storia del calcio raccontata attraverso il dietro le quinte, quello che (al pari delle notizie di calciomercato) appassiona maggiormente i tifosi. Emozioni, successi, tragedie umane e calcistiche che si incrociano tra di loro, le une attaccate alle altre, a formare il DNA di questo meraviglioso sport.
Perché dietro ad un calciatore c’è un uomo, con le sue forze e le sue debolezze. A monte di una squadra vincente, in molte occasioni, c’è un’alchimia tra molteplici fattori difficile da spiegare. Vicende che uno sportivo già conosce, ma che vengono raccontate da un’angolatura diversa rispetto a quella a cui siamo stati abituati.
Spesso si dice che il calcio ha perso la poesia che è intrinseca a questo sport. In parte è vero, ma ha ragione da vendere chi sostiene che ha perso anche molti poeti in grado di raccontarlo nella giusta maniera.
Juventus, tanta. Ma non solo. Da Riva a Rivera, dalla Lazio Campione d’Italia del 1974 alla fatal Verona, dalla clamorosa sconfitta della Nazionale italiana contro la Corea del Nord del 1966 (con il goal segnato da Pak Doo Ik) al Mondiale vinto in Spagna nel 1982.
L’inizio? Le origini, per poi passare attraverso il metodo ed il sistema sino ad arrivare alle evoluzioni tecnico/tattiche che ne hanno accompagnato la storia sino ai giorni nostri.
Il tutto raccontato (anche) attraverso l’utilizzo delle testimonianze dirette dei protagonisti e di quei giornalisti che (con le loro macchine da scrivere) hanno scolpito nella memoria dei tifosi le imprese di più epoche. Un libro che incuriosisce prima, per appassionare in un secondo momento. Racconti ed immagini in bianco e nero, come i colori dell’amata “Vecchia Signora”.

2 commenti:

Cristina ha detto...

Sono la nipote di Mario Astorri e ho letto con piacere il suo articolo su mio nonno. Tuttavia, mi dispiace aver notato che mentre avete citato i due figli danesi, non citate i due italiani avuti dalla prima moglie: Daniele (il più grande - mio padre) e Bruno.

Sarebbe stato più corretto menzionare lo stretto rapporto con Boniperti che fu addirittura il padrino di Daniele. Mio papà rimase infatti in stretto contatto con lui fino alla sua morte, mesi fa.

Stefano ha detto...

Buongiorno Cristina e grazie di avermi scritto. Come ha potuto notare, l'articolo è tratto dal "Guerin Sportivo" a firma dell'amico Facchinetti. Lo contatterò e gli sottoporrò le sue rimostranze.
Le auguro una buona giornata.