giovedì 25 aprile 2024

Tarcisio BURGNICH


Nasce a Ruda, in provincia di Udine, il 25 aprile 1939. Il pallone come svago e sogno. Che si realizza in una carriera lunghissima dal 1958 con l’Udinese, al 1977 con il Napoli. Quasi 500 partite in Serie A, una buona fetta come terzino destro, il resto come libero.

mercoledì 24 aprile 2024

Dario KNEZEVIC


Vive il suo momento di gloria nell’estate 2008, quando è al centro di una vicenda di calciomercato tra Juventus e Torino, entrambe interessate al suo acquisto. Le due società torinesi se lo litigano manco fosse Maradona e la disputa propone situazioni al limite del grottesco. Il presidente del Livorno Spinelli (detentore del suo cartellino) firma un accordo di cessione con la società granata ma, nella notte del 30 giugno 2008, il direttore sportivo juventino Secco e quello labronico Signorelli, raggiungono un accordo sulla base di un prestito annuale con diritto di riscatto a favore della società bianconera.

martedì 23 aprile 2024

Cristian ZENONI


Chissà, forse per un’affinità elettiva derivante dalla denominazione da... liceo classico – scrive Franco Montorro, su “Hurrà Juventus” del novembre 2001 –, con un sostantivo latino e il nome di una figura della mitologia greca, fatto sta che sono sempre stati intensi i contatti di mercato tra Atalanta e Juventus e dalla società orobica a Torino, per indossare la maglia bianconera, sono arrivati fior di giocatori: da Tacchinardi a Montero solo per ricordare i più recenti, a Scirea, per ricordare il più grande di tutti e uno dei più grandi al mondo nel suo ruolo.

lunedì 22 aprile 2024

Massimo CARRERA


Quando l’aereo di una qualsiasi trasferta decolla e i compagni tuffano le mani nei borsoni per estrarre mazzi di carte, giochini elettronici, videoregistratori portatili, riviste patinate, Walkman e ogni altro pretesto che faccia correre più veloce il tempo – scrive Maurizio Crosetti sul “Guerin Sportivo” del 4 dicembre 1991 – Massimo Carrera si mette comodo sul sedile e comincia a sfogliare un romanzo di Stefen King. Pochi secondi ed eccolo in un orrido mondo dove il sangue inonda la pagina e il terrore fa a gara col raccapriccio.

domenica 21 aprile 2024

Frederik SORENSEN



Nel 1998 Frederik aveva solo sei anni e difficilmente sarà andato a vedere il film “Sliding doors” – scrive Giuseppe Gattino su “Hurrà Juventus” del marzo 2011 eppure, la storia di questo ragazzo, che fino a pochi mesi fa calcava i campi della Serie B danese, ci ricorda l’importanza del caso, delle “porte scorrevoli” che possono aprirsi o chiudersi improvvisamente, determinando esiti anche imprevedibili.  Perché se è vero che nello sport, come nella vita, il destino si costruisce con l’impegno, con il sacrificio e con il talento, è altrettanto vero che se Sørensen oggi è un giocatore della Juventus si deve anche a un insieme di casualità e che, davvero, le cose per lui sarebbero potute andare in modo assai diverso. «Sapevo dal mio agente – racconta – che Paratici mi stava seguendo già quando era alla Sampdoria. Poi è venuto alla Juventus ed eccomi qui».

sabato 20 aprile 2024

Raffaele PALLADINO


Quando ci si trova di fronte ad un ragazzo di ventitré anni che gioca con continuità in una squadra come la Juventus – scrive Giulio Sala, su “Hurrà Juventus” del febbraio 2007 – e lo fa talmente bene da risultare determinante in più di una partita, la tentazione di ricorrere a termini come rivelazione o sorpresa è insistente. Cedere al luogo comune però, oltre che poco professionale, nel caso di Raffaele Palladino sarebbe a dir poco ingeneroso: “Palla” è sì giovane, ma è tutt’altro che una scoperta e che avesse stoffa e cosa nota ormai da qualche anno. Che si tratti della Primavera della Juventus, della Salernitana o del Livorno, Raffaele ha sempre e comunque lasciato un’impronta, marchiata da gol e giocate preziose.

venerdì 19 aprile 2024

CAGLIARI - JUVENTUS


9 gennaio 1972 – Stadio Sant’Elia di Cagliari
CAGLIARI-JUVENTUS 2-1
Cagliari: Albertosi; Martiradonna e Poletti; Cera, Niccolai e Tomasini; Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera e Riva. In panchina: Reginato e Roffi. Allenatore: Scopigno
Juventus: Carmignani; Spinosi e Marchetti; Furino, Morini e Salvadore; Haller, Causio, Anastasi, Capello e Bettega. In panchina: Piloni e Roveta. Allenatore: Vycpálek
Arbitro: Angonese di Mestre.
Marcatori: Domenghini al 25’, Bettega all’83’, Gori al 91’.

giovedì 18 aprile 2024

Roberto ANZOLIN


«Avevo diciotto anni, stavo attraversando le 52 Gallerie del Pasubio, quelle famose del 1915-18 sulle Piccole Dolomiti. Era buio. Presi una capocciata tremenda. Qualcuno mi toccò la mano: “Ti aiuto io”. Era una ragazza. L’ho sposata». Si chiama Gabriella e mezzo secolo dopo, in salotto, precisa sorridendo: «Ma non subito. L’ho sposato al suo secondo anno di Juventus, perché se fosse andato male, avrebbero dato la colpa a me. Infatti prese 50 goal, la Juventus finì quart’ultima. Peggio di così non poteva andare. Allora l’ho sposato». Il reduce dalla capocciata è Roberto Anzolin; nato a Valdagno (Vicenza) il 18 aprile 1938, inizia la carriera nel Marzotto, due anni nel Palermo, i primi, quelli della consacrazione, poi una vita intera nella Juventus.

mercoledì 17 aprile 2024

Karl-Erik PALMER


«Languido magrolino con pochi peli biondi – dice di lui Camin – ebbe una parte breve ma singolare, surrogando Sivori il contestatore, in un’infelicissima partita a Vienna di Coppa Campioni che costò il posto a Broćić. Attaccante di fulgida tecnica, destinato a sparire tra i marcantoni delle nostre difese che facevano girare al largo i leggerini. Rinone Ferrario, per ischerzo, lo chiamava Bombolo».

martedì 16 aprile 2024

Igor TUDOR


Dici pilone e pensi a un giocatore di rugby – scrive Angelo Caroli su “Hurrà Juventus” dell’ottobre 1998 – robusto come una quercia ma statico. Igor Tudor è il nuovo pilone della Juventus, ma nessun accostamento può essere fatto con i mastini della palla ovale. Questo è un molosso altissimo, dunque non veloce, ma con buona progressione e abbastanza rapido di gambe con la palla al piede. La storia del viaggio che porta il difensore croato da Spalato a Torino è così sintetizzabile. Piaceva a Luciano Moggi ed è diventato uno dei nuovi alfieri della Signora. Il “direttore” non si è sbagliato neppure stavolta.

lunedì 15 aprile 2024

Marco ZANCHI


Di scuola atalantina, nasce a San Giovanni Bianco (in provincia di Bergamo), il 15 aprile 1977. Difensore centrale dal buon tempo andato, stiloso e bravo in acrobazia, possiede pulizia di gioco, ma ha il difetto di piacersi troppo. Capita così che, per troppa sicurezza, commetta degli errori grossolani. Arriva in bianconero nell’estate del 2000 e colleziona solamente sette presenze, delle quali due nelle coppe europee.

domenica 14 aprile 2024

Carlo MATTREL


«Calmo come un veterano – racconta Caminiti – e agile come un cherubino. La Juventus ‘57-58 del 10° scudetto gli dovette parecchio. E sì, ci furono in quella Juventus i 28 gol di Charles, un armadio pieno di tutta l’irruenza pedatoria del Galles; e i 22 di Sivori, cattivo come un indio e fantasioso come un faraone; e gli otto gol scientifici di Boniperti che era il capitano.

sabato 13 aprile 2024

TORINO - JUVENTUS


22 novembre 1964 – Stadio Comunale di Torino
TORINO-JUVENTUS 0-3
Torino: Vieri; Poletti e Buzzacchera; Puia, Rosato e Ferretti; Crippa, Ferrini, Brighenti, Meroni e Moschino. Allenatore: Rocco
Juventus: Anzolin; Gori e Sarti; Bercellino, Castano e Leoncini; Stacchini, Da Costa, Combin, Del Sol e Menichelli. Allenatore: Herrera
Arbitro: Sbardella di Roma
Marcatori: Stacchini al 16’, Da Costa al 51’ e Menichelli al 75’

venerdì 12 aprile 2024

Luigi DE AGOSTINI


«Un calciatore furlan ha risorse speciali – racconta Camin – matura spesso nel silenzio, la sua dedizione al lavoro, qualsiasi lavoro, ha radici molto antiche. E se pensiamo De Agostini calciatore, lo pensiamo attaccante, piccolo e audace, al servizio dell’Udinese che veste gli stessi colori della sua futura squadra, la Juventus, nella quale si calerà come un elemento alla base di tutto, della stessa tradizione, degli ideali valori della maglia e della professione.

giovedì 11 aprile 2024

Renato CESARINI


Un giorno Edoardo Agnelli lo trova in un ristorante in orario di allenamento. Gli fa mandare una bottiglia di champagne dal cameriere per ricordargli chi è che comanda. Cesarini gliene fa arrivare cinque, con tanto di biglietto. «Domani vinciamo e segno». Andrà così. Il più matto, il più estroso giocatore che abbia vestito la maglia della Juventus, era venuto dall’Argentina senza incontrare quelle difficoltà che avevano ostacolato l’ingaggio del suo amicone Raimundo Orsi, perché era meno oriundo di lui: infatti, poteva essere considerato quasi italiano, essendo nativo di Senigallia. Soltanto dopo la sua nascita, i genitori avevano deciso di lasciare le Marche per trasferirsi in Sud America.

mercoledì 10 aprile 2024

Cristiano ZANETTI


GIULIO SALA, DA “HURRÀ JUVENTUS” DEL LUGLIO 2006
Cristiano Zanetti: non chiamatelo mediano. Il termine non gli si addice e sicuramente, per dirla con il suo toscano, non gli garba. Anche se correndo dietro agli avversari si è guadagnato un nome di battaglia, «Martello», e per quanto negli anni il ruolo sia stato rivalutato dalla critica, esaltato dai moduli di gioco e perfino nobilitato dalle canzoni, il ragazzo arriva alla Juventus con ambizioni che non si sposano con la figura del faticatore, di quello che passa la vita “a recuperar palloni”, come insegna Ligabue.

martedì 9 aprile 2024

Jorge ANDRADE


Nasce a Lisbona, il 9 aprile 1978 e inizia la carriera nelle file dell’Estrela Amadora. Nella stagione 1999-2000 è notato dal Porto, che lo acquisisce nell’estate seguente. Giocando come centrale di difesa nei Dragoni matura le sue doti di forza, equilibrio, passo e distribuzione di palla, tanto da esordire con la nazionale nel novembre 2001. Dopo la sfortunata avventura al Mondiale del 2002, è acquistato dal Deportivo la Coruña e, durante la permanenza in Spagna, subisce il primo grave infortunio al ginocchio sinistro: il 5 marzo 2006 si procura la rottura del tendine rotuleo nella gara contro il Barcellona che lo tiene lontano dai campi per nove mesi. Nonostante questo, è corteggiato in varie occasioni da numerosi club, tra cui Chelsea, Liverpool, Manchester United, Barcellona e Valencia. Alla fine a spuntarla è la Juventus, che lo acquista a titolo definitivo nel luglio del 2007, pagandolo dieci milioni di euro.