martedì 18 ottobre 2016

Jack DIMENT


Della Juve del 1905, Diment è il mediano sinistro. Un cronista de “La Stampa Sportiva”, all’indomani della conclusione del vittorioso campionato, lo descrive così: «Diment da pochi mesi gioca nella squadra ed ha subito saputo dimostrarsi giocatore di fegato, resistentissimo e fedelissimo alla consegna che Mazzia gli dà (o meglio gli fa dare, perché Diment parla soltanto inglese) all’inizio della partita. Non mi stupirei tuttavia, se come giocatore il pubblico non lo avesse ancora apprezzato, ma mi meraviglierei se non se ne fosse ancora cattivate le simpatie, specie di quello femminile».

«L’arte fotografica, un po’ primitiva nel 1905 – aggiunge Piera Callegari sul suo libro “La Juventus” – strapazzò i neo Campioni d’Italia nell’effige ufficiale. Lì si vedono disposti a piramide, tre in piedi, tre in ginocchio, cinque seduti, e per quanto non manchino di disinvoltura, il magnesio ne ha fissato espressioni che in qualcuno sembrano addirittura torve. L’ultimo a destra in ginocchio è Diment, impiegato scozzese poco pratico della lingua italiana e con l’espressione caparbia. Infatti, le cronache lo raccontavano più resistente di un mulo, benché poi aggiungevano che aveva molta fortuna con le ragazze, per motivi che sicuramente nella foto si perdono».

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